domenica 1 gennaio 2017

Jean Bodin, Martello delle streghe"
Leonello Oliveri
Dopo aver  illustrato nel post precedente un tipico processo alle streghe, diamo un esempio di quale fosse l’armamentario non solo  “giuridico”, ma anche “logico” (si fa per dire)  utilizzato per scoprire, processare e condannare streghe e stregoni.

Esaminiamo così, usando la traduzione in italiano di Ercole Cato (Venezia 1587), un classico dell’epoca, la “Démonomanie des sorciers” di J. Bodin. Frutto di  una caratteristica mentalità medievalistica, composta in francese nel 1580, subito tradotta in latino (lingua universale dell’epoca) ebbe in pochi anni 10 edizioni: ”All'azione di stregoni e sortilegi B. crede ciecamente: come magistrato, ha assistito al processo di una strega; come studioso, scrive il trattato che vuol essere una specie di guida teorico-pratica per il giudice incaricato di istruire simili processi(da Treccani, Enciclopedia italiana).
(il libro può essere scaricato qui( jean Bodin)