Jean Bodin, Martello delle streghe"
Leonello Oliveri
Dopo
aver illustrato nel post precedente un
tipico processo alle streghe, diamo un esempio di quale fosse l’armamentario
non solo “giuridico”, ma anche “logico”
(si fa per dire) utilizzato per scoprire,
processare e condannare streghe e stregoni.
Esaminiamo
così, usando la traduzione in italiano di Ercole Cato (Venezia 1587), un
classico dell’epoca, la “Démonomanie des sorciers” di J. Bodin. Frutto
di una caratteristica mentalità
medievalistica, composta in francese nel 1580, subito tradotta in latino
(lingua universale dell’epoca) ebbe in pochi anni 10 edizioni: ”All'azione
di stregoni e sortilegi B. crede ciecamente: come magistrato, ha assistito al
processo di una strega; come studioso, scrive il trattato che vuol essere una
specie di guida teorico-pratica per il giudice incaricato di istruire simili
processi” (da Treccani, Enciclopedia italiana).
(il libro può essere scaricato qui
( jean Bodin)